sabato 10 luglio 2010

Cartoline di morte















Dire che non mi piaccia James Patterson è un eufemismo: faccio proprio fatica a leggerlo e, per quanto mi sforzi, non riesco a capire i motivi del suo successo. Patterson ha una scrittura molto secca e veloce, apparentemente adatta al thriller, ma a mio parere sciatta e poco evocativa. Ogni tanto imbrocca qualche personaggio, un brandello di trama, ma per il resto del tempo mi annoia, come e più di Patricia Cornwell.
Liza Marklund invece mi piace. Per rimanere in ambito svedese, non è Henning Mankell o lo Stieg Larsson di Uomini che odiano le donne, ma è brava e ha scritto alcuni romanzi decisamente interessanti: gialli di buona fattura che nascondono un cuore autoriale.
Proprio per questo motivo ho voluto dare una chance a Cartoline di morte, il romanzo che i due hanno scritto insieme.
Mal me ne incolse perchè il libro è una sonora delusione: puro Patterson con personaggi stereotipati fino all'inverosimile e senza un colpo di scena che sia uno.

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